AGOSTO 2009

Da dicembre ad oggi, sono tornata a Mayungu, altre tre volte. Col passare dei mesi, la vegetazione, nelle parti verdi del centro, si è allargata ed è diventata rigogliosa e piena di fiori. Dietro il blocco, riservato alle camerate e agli alloggi del personale, si è potuto ammorbidire il terreno e creare un piccolo campo da calcio per i ragazzi. La playroom è stata fornita di altalene e giochi, donati da visitatori di passaggio o sponsor in loco. Sempre nella playroom, i finestroni sono stati muniti di vetrate mobili, per ovviare ai tendaggi di robusta plastica, che si sono distrutti nella stagione delle piogge, a volte torrenziali, e dal vento.
I bambini accolti, sono ora cinquantacinque. Tutti in ottimo stato di salute. Ogni tanto, casi di bronchiti e malesseri stagionali si presentano ma vengono prontamente risolti.
Durante il periodo Natalizio, abbiamo festeggiato la ricorrenza religiosa con pranzo (panettoni – capretto) e regali ad ogni bambino (scarpe – zainetti – ecc…), sponsorizzati da visitatori in loco e da Mauro Strina, nostro associato. Per il gruppo dei bambini, è stato organizzato un safari nel parco naturale dello Tsavo, per far conoscere animali e luoghi della loro terra.
Il costo della vita anche in Kenya, nell’ultimo anno, è sensibilmente aumentato e le necessità dei bambini non sono variate. Col prossimo anno, un paio di ragazzi termineranno la scuola primaria e, se si riusciranno a trovare persone sensibili disposte a sponsorizzare il loro proseguimento della vita scolastica, verranno iscritti alla scuola secondaria. Diversamente, saranno costretti a tornare nei loro villaggi di origine, con il rinnovato problema del mantenimento quotidiano.
La Sig.ra Maria Luisa Travaglia e marito, nostri direttori e responsabili del centro, stanno bene e amministrano e organizzano la vita dei bambini e del personale, in modo ottimale.
In questa occasione voglio informare coloro che ci seguono, che negli ultimi mesi, lo stato del Kenya, ha legiferato in materia di volontariato. Infatti, allo stato attuale, i volontari stranieri, dovranno presentare una richiesta scritta e il pagamento di una tassa agli organi competenti Kenioti. Ciò è stato fatto, penso, per proteggere la necessità vitale di lavoro della gente del posto.

Olivia